Mi piace il salto rapido di un buon racconto - Raymond Carver

venerdì 3 ottobre 2014

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Una questione etica




Sono qui per parlare di Rossella Meccia, giusto? Allora non mettete in mezzo assurde questioni etiche. Se la conosco? Sì, ovvio, non bene quanto altri che avrete intervistato prima di me, ma la conosco. Dopotutto è una del paese, anche se abita in piena campagna, a cascina Teresa. Quel posto... Non vi aspetterete di trovare qualcosa lì, spero: è gigantesco e vi garantisco che, se qualcuno vuole nascondere qualcosa a Cascina Teresa, ce la farà sicuramente. Se poi la cosa da nascondere è di quel tipo...
Comunque, conosco Rossella abbastanza bene da aver notato la sua assenza, in Giugno. È una bella ragazza e a trent'anni, sapete, nessuno si è stupito del fatto che avesse deciso di star via per un po'. Non ho mai sospettato che fosse stata rapita dagli alieni.
Quando tornò era un po' strana, tutta dimagrita e non ci si riusciva a fare lunghi discorsi: sembrava sempre aver fretta di andare via.
No, non sospettai mai nulla di quello che stava tenendo in casa. Ho saputo tutto due settimane fa. Mi sembra così incredibile. Non solo vedere gli alieni, ma portarsi dietro quella cosa... Non sapevo nulla del... insomma, sì, grazie, alieno. Lo avete trovato ancora dentro la bolla di vetro, vero? Chissà che impressione.
Essendo sinceri, Rossella è una bella e brava ragazza, voleva avere una famiglia e una vita tranquilla e non sarebbe mai stato possibile se non avesse ucciso quella cosa. So che gli scienziati non glielo perdoneranno mai, ma è così.

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