Mi piace il salto rapido di un buon racconto - Raymond Carver

giovedì 13 marzo 2014

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Una tazza di tè fumante



La tazza di tè fumava ancora, abbandonata sul tavolo. Accanto, era poggiato il libro che leggevano prima di addormentarsi. Quando lo aveva sfogliato, era scivolata fuori la lettera in cui Lisa gli spiegava che se ne andava, perché lui aveva perso quella passione per la vita di cui Lisa aveva ancora bisogno.
Era difficile credere che fosse successo davvero. La tazza fumava ancora: perché aveva preparato un tè e lo aveva lasciato lì, se aveva deciso di andarsene per sempre?
Eppure, la parte di armadio di Lisa ora era vuota e in bagno era scomparsa la sua fila di smalti verdi e blu.
Ma lui non ci riusciva a credere. Sarebbe tornata: altrimenti non avrebbe lasciato il tè fumante sul tavolo.
Tre mesi dopo la vide in stazione salire sul regionale Milano-Genova, passando un trolley in mano a un uomo che rideva e le diceva che se fosse andata avanti così sarebbero arrivati a Natale. Quando lo vide Lisa abbozzò un saluto, poi la porta si chiuse dietro di lei e il treno partì.
Lui avrebbe voluto trattenerla ancora per un attimo, per darle l'occasione di tornare indietro. Adesso era ora di tornare a casa e sarebbe stato come se nulla fosse successo. Lisa voleva tornare indietro: altrimenti perché lasciare una tazza di tè ancora fumante?


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